Nelle installazioni di nuove linee si prevede un cavo aggiuntivo rispetto alla linea di alimentazione, che sarà il comando pilota. Nei casi in cui i punti luce fossero già installati inseriamo un nuovo cavo all’interno di ogni armatura / punto luce fino al quadro di comando remoto. Dove già presenti attuatori si possono sotituire i vecchi corpi illuminanti direttamente.

Driver adattabile con i vecchi impianti di controllo tramite variazione di tensione. La variazione di tensione attuata comanda il driver con soglia di accensione, unica soglia di riduzione del flusso e soglia per la massima potenza (es. 170V accensione/spegnimento lampada; 190V flusso ridotto al 30%; 220V piena potenza 100%)

Driver con orologio interno; utilizzabile sia come semplice contaminuti per determinare le soglie di riduzione della luce, sia come orologio astronomico georeferenziato.

Possibilità di indicare fino a 5 differenti orari di intervento con singole soglie impostabili per entrambe le configurazioni. Nella funzione georeferenziata, il driver conosce le ore di alba e tramonto del luogo di installazione calcolando le accensioni e gli spegnimenti in base a questi.

L’uso combinato dell’orologio con un sensore di presenza permette di poter configurare il funzionamento standard dell’apparecchio ma anche poterne variare momentaneamente il flusso luminoso in presenza di un evento specifico.

Le onde convogliate (power line communication o PLC) è una tecnologia di trasmissione dati attraverso la rete di alimentazione elettrica. Tale tecnologia permette di attuare il controllo e la lettura dei parametri di funzionamento dei corpi illuminanti collegati.

Se già esistente si può configurare con protocollo DALI oppure si possono creare nuovi stralci stradali sempre con la medesima tecnologia.

ILLUMINAZIONE

COME ILLUMINARE IL FUTURO

Lo scopo dell’illuminazione stradale è quello di creare condizioni ottimali di visibilità nelle ore serali e notturne per permettere una circolazione veicolare paragonabile a quella che si ha nelle ore diurne.
La progettazione di un buon impianto di illuminazione stradale nasce dall’esigenza che ha l’occhio umano in queste condizioni, esso infatti distingue un oggetto dallo sfondo solo se c’è un sufficiente contrasto tra la luminanza dell’oggetto e quella dello sfondo, la luminanza è la grandezza indicativa dell’abbagliamento. In questo tipo di impianti si tende ad avere una visione degli ostacoli per siluette, essi tendono ad apparire come sagome scure su sfondo chiaro e la loro visione è tanto migliore quanto più basso è il fattore di riflessione degli ostacoli.

In genere nell’illuminazione stradale si preferisce realizzare un’elevata luminanza della pavimentazione stradale, sfruttandone le caratteristiche di riflessione e diffusione per far distinguere così l’oggetto come sagoma scura su sfondo chiaro piuttosto che al contrario, illuminare l’oggetto e lasciare lo sfondo scuro. E’ richiesta quindi una luminanza sul piano stradale quanto più uniforme possibile, maggiore uniformità sul piano trasversale e su quello longitudinale creano un miglior contrasto tra ostacoli e sfondo.

SCELTE

ILLUMINAZIONE STRADALE

Esistono diverse tipologie di lampade utilizzate nell’illuminazione stradale, ognuna delle quali con caratteristiche differenti ed una diversa efficienza luminosa, cioè producono una diversa quantità di luce a parità di elettricità consumata.

L’attuale mercato offre lampade ai vapori di mercurio ad alta pressione, ai vapori di sodio ad alta pressione, ad induzione fino alla più recente ed in continua crescita tecnologia LED.

La tendenza del mercato volta a ridurre i costi di gestione degli impianti a favore di una maggior efficienza e le nuove normative sull’ inquinamento luminoso stanno spingendo i progettisti a scelte sempre più mirate ed eco-compatibili come:

• Evitare l’installazione di luci inutili o di sovra illuminare.

• Impedire che la luce esca dagli apparecchi direttamente verso l’alto

• Spegnere o ridurre le luci quando l’area non è utilizzata